Dragusin e l'appello ai genoani: 'Fatelo sentire a casa'

Dragusin, ex Genoa: “Ho dovuto imparare di nuovo a camminare”

Radu Dragusin, ex difensore del Genoa, è vicino al rientro dopo sei mesi dall’infortunio al legamento crociato. Il giocatore del Tottenham riflette sul percorso di recupero e sulla sua trasformazione personale.

Il mondo del calcio è costellato di sfide e una delle più ardue per un atleta è il recupero da un infortunio grave. Radu Dragusin, difensore noto anche ai tifosi del Genoa per il suo passato nel club tra il 2022 e il 2024, sta affrontando proprio questo percorso. Dopo un lungo periodo di stop, il calciatore del Tottenham sta finalmente vedendo la luce in fondo al tunnel e ha condiviso le sue riflessioni su come questa esperienza abbia trasformato la sua prospettiva sul gioco.

Il percorso di recupero di Dragusin

L’ex difensore di Juventus e Genoa, Dragusin, ha subito un grave infortunio al legamento crociato anteriore lo scorso 30 gennaio, durante una partita di Europa League contro l’Elfsborg. Questo infortunio ha costretto il giocatore a un lungo periodo lontano dai campi, che sta per finire. Attualmente in forza al Tottenham, Dragusin è in fase avanzata di recupero e il suo rientro in campo non sembra più così lontano. Il percorso è stato impegnativo, ma il calciatore ha dimostrato grande resilienza e determinazione nel superare le difficoltà fisiche e mentali legate a un trauma di tale entità, lavorando costantemente con lo staff tecnico per ritrovare la piena forma.

Le parole di Dragusin sull’impatto dell’infortunio

Ai canali ufficiali del Tottengam, Dragusin ha condiviso le sue riflessioni sull’impatto che il grave infortunio ha avuto sulla sua vita e sulla sua carriera. Ha descritto l’esperienza come un punto di svolta, affermando: “Penso che abbia davvero cambiato il modo in cui vedo tutto nel calcio. È stato il mio primo infortunio, quindi è stato un grande cambiamento. Ho dovuto imparare a conviverci, ad allenarmi, ma credo che mi abbia cambiato in senso positivo: mi ha dato un’altra prospettiva su come vedo tutto nel calcio. Ho dovuto imparare di nuovo a camminare. Ero con le stampelle, il ginocchio era molto rigido a causa dell’operazione. È stato un processo lungo, ma una volta tornato a camminare normalmente, è stato un percorso positivo”. Queste parole evidenziano non solo la difficoltà fisica del recupero, ma anche la crescita personale e la nuova consapevolezza acquisita.

Il desiderio di tornare in campo

Nonostante la lunga riabilitazione, la voglia di tornare a calcare il terreno di gioco è tanta. Il difensore ha espresso il suo entusiasmo per il rientro imminente, sottolineando l’importanza di rimanere connesso con la squadra anche durante il periodo di stop. Ha rivelato di aver partecipato attivamente a tutte le riunioni tattiche, un’esperienza che gli ha permesso di approfondire la comprensione delle idee e dei principi del suo allenatore, Thomas Frank. “Come calciatore, ti adatti alle esigenze che l’allenatore ti pone. Ma sinceramente, voglio solo tornare in campo ad allenarmi con i ragazzi. Non vedo l’ora di tornare. Ho lavorato duramente, dentro e fuori dal campo, con lo staff tecnico. Quando sarò completamente in forma, non vedo l’ora di tornare con i ragazzi e di tornare anche per le partite”, ha dichiarato, manifestando la sua impazienza e la dedizione al lavoro svolto per raggiungere la piena condizione fisica.