Il calcio è fatto di momenti che restano impressi nella memoria, e per il Genoa, la vittoria ad Anfield nel 1992 è uno di questi. Un’impresa che ha segnato la storia del club e del calcio italiano, raccontata dai protagonisti di quella notte magica.
Impresa storica
Il 18 marzo 1992, il Genoa di Osvaldo Bagnoli affrontò il Liverpool nei quarti di finale della Coppa UEFA. Dopo aver vinto 2-0 all’andata al Ferraris, i rossoblù si trovarono di fronte a una sfida durissima ad Anfield, un tempio del calcio europeo. La partita iniziò con il Liverpool all’attacco, ma il Genoa rispose con determinazione, trovando il vantaggio con Aguilera al 27′. Nonostante il pareggio di Rush, i rossoblù non si arresero e raddoppiarono con un’altra rete di Aguilera, sigillando una vittoria storica.
Le emozioni dei protagonisti
Simone Braglia, portiere del Genoa, ricorda con emozione quella serata: “Vincere ad Anfield era difficilissimo. Ogni volta che la palla passava la nostra metà campo, il frastuono del pubblico era assordante. Dopo l’1-0 pensai subito che per farmi gol avrebbero dovuto passare sul mio cadavere”. Le sue parate furono decisive, come quella su Marsh, che Braglia definisce “la più bella e difficile” della partita.
Trionfo indimenticabile
Stefano Eranio e Fulvio Collovati condividono il ricordo di quella notte gloriosa. Eranio sottolinea la grande prestazione della squadra e l’orgoglio di aver scritto una pagina di storia per il Genoa. Collovati ricorda l’applauso del pubblico inglese e le lacrime di Bagnoli, un riconoscimento del valore dell’impresa compiuta.
Un’eredità duratura
Nonostante il Genoa non sia riuscito a raggiungere la finale, eliminato dall’Ajax, la vittoria ad Anfield rimane uno dei momenti più belli nella storia del club. Bruno Longhi, che commentò la partita, ricorda l’orgoglio di raccontare la prima vittoria di un’italiana ad Anfield, un traguardo che ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi genoani.