Nel cuore pulsante del calcio italiano, il Genoa si distingue non solo per le sue imprese sul campo, ma anche per il suo impegno nel promuovere valori di inclusione e solidarietà. Un esempio lampante è il torneo di calcio paralimpico che ha visto protagonisti Bologna, Genoa e Cremona, un evento che ha nobilitato il programma del Big Ball di Borgonovo.
Il torneo paralimpico
I ragazzi di Bologna Senza Frontiere, Genoa For Special e Pep Team Cremona sono stati i protagonisti, sabato sera, dell’evento che maggiormente ha nobilitato l’edizione 2025 del Big Ball di Borgonovo. Le tre squadre, infatti, hanno partecipato al primo torneo di calcio paralimpico sperimentale, un appuntamento su cui il presidente della Borgonovese Daniele Maini e il suo staff lavoravano da alcuni anni e che finalmente è diventato realtà.
Le parole
Giovanni Grassi, fondatore nel 2016 a Castel San Pietro Terme di “Edu In-Forma(Zione)”, la prima squadra per diversamente abili, partita con una manciata di giovani e oggi arrivata a 80 atleti divisi su quattro sedi: “Nel 2018 è arrivato l’accordo con il Bologna – aggiunge – a cui abbiamo chiesto la massima autonomia, per continuare con il percorso che avevamo intrapreso. C’è stata una crescita graduale, per i primi 5 anni non abbiamo fatto partite, poi abbiamo iniziato con il calcio a 5 a adesso a 7, sotto l’egida Figc. A differenza di altre esperienza, nella nostra sono il calcio e le sue dinamiche a ricoprire la parte preponderante della strategia educativa. Facciamo cultura sociale con lo sport, facendoli divertire, ma fissando anche delle regole. E soprattutto – conclude Grassi – li trattiamo da calciatori veri: quando indossano pantaloncini e maglietta hanno diritto di sognare come fanno tutti i loro coetanei”.