Il mondo del calcio è ricco di storie affascinanti, e quella di Ezequiel Lavezzi con il Genoa è una di queste. Un giovane talento argentino, appena diciannovenne, si trovò al centro di un intrigo che avrebbe potuto cambiare il corso della sua carriera e quello del club rossoblù.
Un giovane talento in arrivo
Nel 2004, il Genoa aveva messo gli occhi su un promettente attaccante argentino, Ezequiel Lavezzi. Il club ligure, allora in Serie B, aveva deciso di investire un milione di euro per assicurarsi le prestazioni del giovane, lasciandolo in prestito al San Lorenzo per un anno. Lavezzi era destinato a diventare una stella del Genoa, ma il destino aveva altri piani.
La valigetta di Maldonado
Il sogno di vedere Lavezzi in maglia rossoblù si infranse a causa di un episodio controverso noto come la “valigetta di Maldonado”. Questo evento portò alla retrocessione del Genoa in Serie C, annullando la promozione in Serie A e costringendo il club a rinunciare al talento argentino. Lavezzi tornò al San Lorenzo, stavolta a titolo definitivo, per 1,2 milioni di euro.
Il successo a Napoli
Nel 2007, il Napoli colse l’opportunità di acquistare Lavezzi per cinque milioni di euro. Fu l’inizio di una storia d’amore tra il giocatore e la città partenopea. Con 188 presenze e 48 gol, Lavezzi divenne un idolo per i tifosi, grazie alla sua capacità di saltare l’uomo e creare occasioni da gol. La sua esperienza a Napoli lo consacrò come uno dei giocatori più amati della squadra.