Il Genoa continua a delineare la propria strategia per il futuro, puntando sulla valorizzazione dei giovani talenti attraverso percorsi di crescita mirati. In questa fase del calciomercato, l’attenzione del Grifone si concentra sui prestiti, operazioni fondamentali per permettere ai prospetti più promettenti di accumulare esperienza preziosa in contesti competitivi. Due nomi spiccano in queste recenti mosse: Tommaso Pittino e Meconi, entrambi pronti a misurarsi con nuove sfide lontano dal capoluogo ligure, ma sempre sotto l’occhio attento della società rossoblù.
Tommaso Pittino al Mantova
Il difensore Tommaso Pittino, classe 2005, rappresenta un tassello importante nel progetto a lungo termine del Genoa. La società ha dimostrato piena fiducia nelle sue potenzialità, prolungando il suo legame contrattuale fino al 30 giugno 2028, con un’opzione per estendere l’accordo fino al 2029. Questa mossa sottolinea la volontà del club di blindare i propri gioielli e di investire sul loro sviluppo. Per la prossima stagione, Pittino si trasferirà in prestito secco al Mantova, dove avrà l’opportunità di confrontarsi con il campionato di Serie B. Questa esperienza è considerata cruciale per la sua maturazione tecnica e tattica. Nel campionato precedente, il giovane difensore ha già avuto modo di calcare i campi professionistici, vestendo le maglie di Sestri Levante e Lumezzane, esperienze che hanno contribuito a forgiare il suo carattere e le sue abilità. Il prestito al Mantova è un passo ulteriore e significativo nel suo percorso di crescita, mirato a prepararlo per un futuro da protagonista con la maglia del Grifone.
Meconi, chance a Trento
Parallelamente all’operazione Pittino, il Genoa ha definito anche il futuro di Meconi, un altro giovane promettente che si appresta a intraprendere un nuovo capitolo della sua carriera. Il calciatore è stato ceduto in prestito al Trento, squadra che milita nel campionato di Lega Pro. Questa operazione rientra pienamente nella filosofia del club di concedere ai propri talenti la possibilità di misurarsi con il calcio dei “grandi”, acquisendo minuti preziosi e affinando le proprie capacità in un contesto professionistico. Il campionato di Lega Pro, pur essendo di categoria inferiore rispetto alla Serie B, offre un banco di prova significativo per i giovani, permettendo loro di confrontarsi con ritmi e pressioni diverse rispetto ai campionati giovanili.