La prima settimana del mercato estivo 2025/2026 ha visto il Genoa muoversi con astuzia e pragmatismo, ponendo le basi per una campagna acquisti che promette di essere oculata ma incisiva. Lontano dai riflettori più accesi, il club rossoblù ha già messo a segno due importanti innesti a parametro zero, parallelamente a cessioni strategiche che hanno rimpinguato le casse societarie con una cifra considerevole. Un approccio che suggerisce una chiara visione per il futuro, combinando l’opportunità di rinforzare la rosa senza oneri immediati e la capacità di generare plusvalenze significative per futuri investimenti.
I primi innesti a costo zero: qualità ed esperienza
Il Genoa ha inaugurato la sua campagna acquisti estiva con due operazioni a parametro zero che mirano a rafforzare il reparto offensivo e la trequarti. Il primo volto nuovo ad approdare in Liguria è Nicolae Stanciu, attaccante rumeno di 32 anni, proveniente dai sauditi del Damac. La sua esperienza internazionale e la sua capacità di giocare tra le linee potrebbero offrire nuove soluzioni tattiche al tecnico rossoblù. Poco dopo, è stato il turno di Albert Gronbaek, attaccante danese di 24 anni, che arriva a costo zero dallo Stade Rennais, club di Ligue 1. Gronbaek, più giovane e con margini di crescita, rappresenta un investimento sul presente e sul futuro, portando dinamismo e freschezza. Queste mosse iniziali evidenziano una strategia volta a cogliere opportunità di mercato, inserendo giocatori funzionali senza gravare sul bilancio, in attesa di poter spendere parte dei fondi già incassati.
Cessioni strategiche: 30 milioni per il futuro
Sul fronte delle uscite, il Genoa ha dimostrato una notevole abilità nel monetizzare i propri talenti, incassando ben 30 milioni di euro nella prima settimana di mercato. La cessione più rilevante per la prima squadra è quella di Albert Gudmundsson, attaccante islandese di 28 anni, riscattato dalla Fiorentina per 13 milioni di euro. La sua partenza, seppur dolorosa dal punto di vista tecnico, garantisce una plusvalenza significativa. A questa si aggiunge la cessione di Honest Ahanor, giovane difensore di 17 anni, passato all’Atalanta per 17 milioni di euro. Sebbene Ahanor fosse un elemento delle giovanili, la sua vendita ha contribuito in maniera determinante a raggiungere la cifra complessiva, fornendo liquidità preziosa per le prossime operazioni. Inoltre, Manolo Portanova, centrocampista di 25 anni, è stato riscattato dalla Reggiana, trasformando un prestito in una cessione definitiva e liberando un’altra casella nella rosa.
Gli addii a parametro zero e i prestiti per i giovani
Oltre alle cessioni che hanno generato incassi, il Genoa ha salutato diversi giocatori a parametro zero, liberando spazio salariale e ringiovanendo la rosa. Tra i nomi di spicco che hanno lasciato il club al termine dei rispettivi contratti figurano il centrocampista Milan Badelj, 36 anni, e gli attaccanti Mario Balotelli, 34 anni, e Junior Messias, anch’egli 34enne. A loro si aggiungono il difensore Lennart Czyborra, 26 anni, e l’attaccante Andrea Favilli, 28 anni, oltre al portiere Simone Calvano, 20 anni. Queste partenze, seppur di giocatori con esperienza, indicano una volontà di rinnovamento. Parallelamente, il club ha optato per la valorizzazione dei giovani attraverso prestiti: Lorenzo Gagliardi, difensore di 21 anni, è andato al Pineto, Tommaso Pittino, difensore di 20 anni, al Mantova, e Gabriele Pessolani, attaccante di 19 anni, alla Pergolettese.