L’inizio di campionato del Genoa ha portato con sé un velo di amarezza. Le aspettative erano alte, alimentate da un precampionato promettente e da innesti che avrebbero dovuto accendere la fantasia. Ora, però, mentre la vittoria tarda ad arrivare, l’attenzione si concentra su alcuni nomi che, finora, non hanno saputo incidere come sperato.
Tra i più attesi c’era Gronbaek, il cui esordio contro il Lecce alla prima giornata aveva acceso la speranza di aver trovato un nuovo Gudmundsson. Tuttavia, dopo quella partita, il campo lo ha visto sempre meno protagonista, con sei giornate trascorse in panchina. Sebbene nell’amichevole contro l’Entella abbia mostrato spunti interessanti, la sua presenza è apparsa ancora troppo timida nei contrasti e incline a un gioco lezioso, non sufficiente a superare avversari determinati.
Anche Carboni è finito sotto i riflettori. Entrato nel secondo tempo della sfida contro il Parma, non è riuscito a creare quella superiorità numerica tanto attesa, né a saltare l’uomo con la decisione necessaria. Anzi, sulla fascia destra, si è registrato anche uno scontro con il compagno Norton-Cuffy, un episodio che ha evidenziato una certa difficoltà nell’integrarsi pienamente nelle dinamiche offensive.
A completare il quadro dei trequartisti su cui il Genoa aveva riposto grandi speranze c’è Stanciu. Dopo aver brillato in precampionato e in Coppa Italia, il giocatore è ora fermo ai box a causa di un problema muscolare. La sua assenza si fa sentire, e l’ambiente attende con impazienza il suo rientro, sperando che possa finalmente portare quell’ordine e quella fantasia che erano stati promessi.