Il futuro dello stadio Luigi Ferraris di Genova è al centro di un acceso dibattito che coinvolge politica, sport e investimenti privati. Con l’obiettivo di ospitare alcune partite degli Europei 2032, il progetto di restyling dello storico impianto genovese si fa sempre più concreto.
Un progetto ambizioso
Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha recentemente visitato Genova per discutere del futuro del Ferraris. Durante la sua visita, ha sottolineato l’importanza di un approccio che coinvolga investimenti privati, con il governo pronto a supportare economicamente i progetti di restyling degli stadi italiani. Abodi ha dichiarato che un commissario per gli stadi sarà nominato a maggio, grazie a un nuovo “decreto sport” in fase di elaborazione.
La visione del governo
Il governo, in collaborazione con il ministero dell’Economia, intende intervenire in equity su tutti i progetti, compreso quello del Ferraris, per dare un contributo significativo. L’obiettivo è chiaro: riqualificare le infrastrutture sportive con investimenti privati, mentre le risorse pubbliche saranno destinate a impianti sociali. Abodi ha citato esempi di successo come Bergamo, dove l’iter di ristrutturazione è già avviato.
Il ruolo delle amministrazioni locali
Il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, e il sindaco facente funzioni di Genova, Pietro Piciocchi, hanno partecipato all’incontro con Abodi. Piciocchi ha delineato i tempi tecnici che il Comune dovrà seguire: entro il 31 luglio, Genova dovrà rispondere positivamente alla manifestazione di interesse di Genoa, Sampdoria e Cds. L’iter dovrebbe concludersi entro la primavera del 2026, con l’inizio dei lavori previsto per il 2029.
Un’opportunità per Genova
Oltre alla possibilità di ospitare partite degli Europei 2032, il restyling del Ferraris rappresenta un’opportunità per dotare Genova di uno stadio moderno e accessibile, in grado di competere a livello internazionale. L’ultimo intervento significativo risale ai Mondiali di Italia ’90, e un ammodernamento è ormai necessario per rispondere alle esigenze attuali.