Jurai Kucka, centrocampista con un passato in Serie A, ha intrapreso un nuovo capitolo nella sua carriera calcistica. Dopo un periodo difficile segnato da un grave infortunio, il giocatore ha scelto di ripartire dalle sue radici, tornando al club che lo ha lanciato nel mondo del calcio.
Il ritorno alle origini di Juraj
Dopo una lunga e prolifica carriera che lo ha visto protagonista in club di spicco come Genoa, Parma e Milan, Juraj Kucka ha deciso di fare ritorno al Banik Prievidza, squadra della terza divisione slovacca. La scelta del centrocampista, all’età di 38 anni, è stata influenzata dal forte legame con la sua città natale e dal desiderio di chiudere il cerchio nel club in cui ha mosso i primi passi. Nonostante un serio infortunio al legamento crociato e al menisco, che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per un periodo significativo, Kucka ha dimostrato una grande determinazione nel voler continuare a giocare, scegliendo di ripartire dalla squadra del suo cuore. La sua carriera internazionale lo ha visto indossare anche le maglie di Sparta Praga, Trabzonspor, Watford e Slovan Bratislava, arricchendo il suo bagaglio di esperienza e professionalità.
Kucka e il ruolo di consigliere tecnico
Durante la presentazione ufficiale con la maglia neroverde del Banik Prievidza, Juraj Kucka ha espresso la sua emozione per il ritorno alle origini. “Torno dove tutto è iniziato”, ha dichiarato, sottolineando il significato speciale di questo momento nella sua carriera. Oltre al ruolo di giocatore, l’ex Milan affiancherà il club come consigliere tecnico, mettendo a disposizione la sua esperienza e competenza per aiutare la squadra a crescere. Questa doppia veste testimonia il suo forte legame con la squadra e la sua volontà di contribuire attivamente al futuro del club. L’amico David Hancko, attuale proprietario del Banik, ha elogiato Kucka come un esempio per tutti, sottolineando l’importanza di non dimenticare mai le proprie radici. “Jurai è un esempio per tutti. Dimostra che le radici non si dimenticano mai”, ha affermato Hancko, evidenziando il valore simbolico del ritorno dell’ex Genoa al club della sua infanzia.
