Il Genoa, in vista della prossima stagione, sta intensificando le proprie mosse sul fronte offensivo. Al centro delle attenzioni del Grifone c’è Casper Tengstedt, attaccante attualmente sotto contratto con il Benfica. La sua acquisizione è considerata una priorità per rinforzare il reparto avanzato, ma la trattativa, seguita con interesse da tempo, non ha ancora raggiunto la sua conclusione definitiva, nonostante le aspettative che si erano create.
La trattativa Tengstedt: dettagli e sviluppi
L’affare che porterebbe Casper Tengstedt a vestire la maglia rossoblù è tutt’altro che definito. Nonostante le voci che suggerivano una chiusura imminente, le negoziazioni con il Benfica, club che ne detiene il cartellino, sono ancora in corso. Secondo quanto riportato da Il Secolo XIX, le parti stanno discutendo una formula di trasferimento basata su un prestito con diritto di riscatto. Questa modalità permetterebbe al Genoa di valutare il giocatore sul campo prima di impegnarsi per un acquisto a titolo definitivo, una strategia prudente per un investimento così significativo nel reparto offensivo. La dirigenza del Grifone continua a lavorare per superare gli ultimi ostacoli e portare a termine l’operazione, considerata cruciale per le ambizioni future della squadra.
Le alternative per l’attacco del Grifone
Qualora la trattativa per Casper Tengstedt non dovesse concretizzarsi, il Genoa ha già individuato una serie di profili alternativi per l’attacco. Tra i nomi che circolano con insistenza figurano Pio Esposito, giovane talento che potrebbe rappresentare una scommessa per il futuro, e M’Bala Nzola, attaccante con esperienza nel campionato italiano, noto per la sua fisicità e capacità realizzativa. Non mancano poi opzioni più consolidate come Giovanni Simeone, un nome che rievoca ricordi positivi per i tifosi genoani, e Andrea Pinamonti, il quale potrebbe fare ritorno al Grifone per la terza volta nella sua carriera. Questa lista di potenziali rinforzi dimostra la volontà del club di non farsi trovare impreparato e di assicurare al tecnico un reparto offensivo competitivo, indipendentemente dall’esito della negoziazione principale.
