Il calciomercato giovanile si accende con un’operazione di grande rilievo che vede protagonista il Genoa. Honest Ahanor, giovane attaccante classe 2008, ha completato il suo trasferimento dal Grifone all’Atalanta, un’operazione che sottolinea l’attenzione crescente verso i talenti emergenti e il valore che il mercato attribuisce ai prospetti più promettenti. Questa cessione non solo evidenzia la capacità del Genoa di formare giocatori di alto livello, ma anche l’abilità dell’Atalanta nel cogliere opportunità per rafforzare il proprio vivaio con elementi di spicco.
Il passaggio di Ahanor all’Atalanta
Il passaggio di Honest Ahanor, attaccante nato nel 2008, dal settore giovanile del Genoa a quello dell’Atalanta rappresenta una delle operazioni più significative di questa finestra di mercato per quanto riguarda i giovani talenti. La Dea si è assicurata le prestazioni del promettente calciatore per una cifra che si aggira intorno ai 14 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori bonus. Questa somma, considerevole per un atleta così giovane, testimonia la fiducia riposta nelle sue potenzialità e la visione a lungo termine del club bergamasco. Per il Genoa, la cessione di Ahanor conferma la qualità del lavoro svolto nel proprio vivaio, capace di produrre profili che attraggono l’interesse delle maggiori realtà calcistiche italiane, generando al contempo importanti risorse economiche da reinvestire.
Onofri su Ahanor: “Potenza e tecnica”
A commentare l’importante trasferimento è stato Claudio Onofri, figura ben nota nell’ambiente calcistico e con un passato significativo proprio nel Genoa. Intervistato da L’Eco di Bergamo, Onofri ha espresso un giudizio estremamente positivo sull’operazione condotta dall’Atalanta, definendola un ‘grande acquisto’. Le sue parole mettono in luce le qualità intrinseche del giovane attaccante: “È un grande acquisto quello fatto dall’Atalanta. Ahanor è un mix di potenza e tecnica”. L’ex rossoblù ha inoltre rivelato di essere a conoscenza del talento di Ahanor da tempo, aggiungendo: “Già un paio di anni fa mi avevano parlato molto bene di lui”.
