In un momento delicato per il Genoa, segnato dall’annuncio di Daniele De Rossi come nuova guida tecnica, emerge una profonda frattura a livello societario. Il socio di minoranza A-Cap, gruppo statunitense creditore della precedente proprietà 777 Partners, ha emesso un comunicato molto critico nei confronti dell’attuale presidente Dan Sucu, insediatosi circa un anno fa. Le accuse sono pesanti e delineano un quadro di forte preoccupazione per il futuro del club.
Le pesanti accuse del socio di minoranza
Secondo A-Cap, la gestione di Sucu avrebbe “danneggiato il Genoa e ipotecato il suo futuro”. Le critiche non si limitano ai risultati sportivi deludenti o alla vendita dei giocatori più importanti, ma si concentrano soprattutto sulla salute finanziaria del club. Nel comunicato si evidenzia una “complessa situazione finanziaria”, con un livello di passività che ammonterebbe a due volte e mezzo i ricavi d’esercizio. Il gruppo statunitense lamenta inoltre la mancanza di risposte chiare da parte del management durante le assemblee dei soci riguardo a queste criticità contabili. In questo contesto, l’allontanamento del professor Alberto Zangrillo viene interpretato da A-Cap come una mossa strategica per “mettere a tacere il dissenso ed eliminare una voce che i tifosi rispettano”, indebolendo ulteriormente il dialogo interno.
Le richieste di A-Cap
Di fronte a questo scenario, A-Cap avanza richieste precise per un cambio di rotta. La società chiede la nomina di nuove figure manageriali, come un Amministratore Delegato (CEO) e un Direttore Finanziario (CFO), l’adozione di una “rendicontazione contabile e finanziaria trasparente” e la definizione di un “piano strategico complessivo”. Tra le richieste spicca il “reintegro del Prof. Zangrillo” e un esplicito invito all’attuale dirigenza a “farsi da parte”. La disputa tra i soci ha radici profonde, essendo iniziata il 18 dicembre con l’insediamento di Sucu. A-Cap aveva tentato di bloccare l’operazione, ritenendo di avere diritto al controllo del club. Sebbene la Corte di Genova abbia respinto le istanze preliminari della società statunitense nel luglio 2025, la questione non è chiusa: l’udienza per il giudizio di merito è fissata per il 25 febbraio 2026, una data che potrebbe rivelarsi decisiva per gli equilibri futuri del Grifone.




