Dopo la spettacolare coreografia che ha illuminato il Ferraris, definita dagli stessi autori una “lezione d’arte”, il gruppo di tifosi Figgi dö Zena ha deciso di ripercorrere le tappe fondamentali della propria storia. Un viaggio lungo quasi tre decenni, nato da una delusione sportiva e trasformatosi in un esempio di tifo appassionato, aggregazione e impegno sociale, sempre al fianco del Grifone.
Dalla delusione alla passione
Tutto ha inizio nel giugno del 1995 a Sant’Eusebio. Un gruppo di amici, accomunati dalla delusione per la sconfitta subita ai rigori a Firenze sotto una pioggia battente, decide di trasformare quel sentimento in qualcosa di costruttivo. È da questo amore incrollabile per il Grifone che nasce il desiderio di creare un punto di riferimento duraturo. Il nome “Figgi dö Zena” viene scelto quasi istintivamente, come espressione di un forte orgoglio di appartenenza, mentre il primo logo ad essere adottato è lo scudo di Genova, a simboleggiare il legame con la città.
Tifo, coreografie e impegno sociale: un’evoluzione costante
Il gruppo ha trovato la sua prima casa nel settore Distinti, con la missione di sostenere e dare continuità al tifo proveniente dalla Gradinata Nord. L’organizzazione di coreografie memorabili, specialmente in occasione dei derby, e di trasferte partecipate ha permesso al club di crescere e coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani. Ma l’impegno dei Figgi dö Zena non si è mai limitato al solo sostegno dagli spalti. Il sodalizio si è sempre distinto per le sue numerose iniziative benefiche. A partire dal 2013, il club ha vissuto un’evoluzione che lo ha portato a essere presente in diversi settori dello stadio, dai Distinti alla Sud fino alla Nord, e a dare vita alla “Genoa Supporters Academy”, un progetto dedicato ai più piccoli per trasmettere valori come l’aggregazione e la condivisione.
Uno sguardo al presente
Oggi, il gruppo si divide tra la Gradinata Nord superiore e la “casa natale” dei Distinti, mantenendo viva una tradizione che dura da quasi tre decenni. I membri si ritrovano settimanalmente, affrontando le sfide del tempo con lo stesso spirito delle origini. Una passione autentica, come sottolineano gli stessi Figgi dö Zena, che li spinge a sostenere i colori rossoblù e a “crederci ancora”, portando avanti un lungo percorso di amore per il Genoa.


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