In casa Genoa non si lavora solo sul campo per assimilare le nuove idee tattiche di Daniele De Rossi, ma anche a livello societario per costruire il futuro. La dirigenza rossoblù ha infatti avviato una significativa riorganizzazione dell’area scouting, affidando un incarico di primo piano a una figura storica del club.
Da capitano a talent scout
La novità più importante riguarda Marco Rossi, indimenticato capitano (ha giocato al Genoa tra il 2003 e il 2004 e poi per otto stagioni dal 2005 al 2013) e fino ad oggi Club Manager. La società ha deciso di affidargli un ruolo strategico all’interno della squadra di osservatori guidata dal nuovo Chief of Football, Diego Lopez. Rossi ricoprirà la posizione di “scout per i top campionati”, mettendo la sua esperienza al servizio della ricerca di nuovi talenti. Questa mossa si inserisce in un progetto di ricostruzione dell’intera area scouting, dopo le partenze di figure come Spors e Ottolini, con l’obiettivo di creare una struttura solida e proiettata al futuro.
Le nuove strategie in campo e fuori
Mentre la dirigenza ridefinisce l’organigramma, Daniele De Rossi è alle prese con la gestione di una rosa ampia, composta da 28 giocatori. Se da un lato questo offre numerose alternative, dall’altro rappresenta una sfida gestionale. Il tecnico sta valutando un possibile cambio di modulo, orientandosi verso un 3-4-2-1 per valorizzare al meglio i trequartisti a disposizione. La prima uscita ha mostrato segnali incoraggianti, con una squadra che punta sulla verticalità e sulla grinta, elementi apprezzati dalla tifoseria. Il nuovo assetto dello scouting, con l’innesto di Rossi, sarà fondamentale per supportare le future scelte tecniche e di mercato in linea con la filosofia di gioco dell’allenatore.
