Appuntamento con la prima vittoria in Serie A rimandato. Il Genoa, nella settima giornata di Serie A, non va oltre lo 0-0 in casa contro il Parma. I rossoblù hanno provato a creare qualche occasione, ma il muro degli ospiti ha retto fino alla fine. Sul risultato finale pesa sicuramente il rigore sbagliato da Maxwel Cornet all’ultimo minuto, un episodio che, complice anche il momento negativo della squadra, ha scatenato l’ira dei tifosi genoani al triplice fischio. E pesa anche la super prestazione di Zion Suzuki, che con le sue parate ha salvato la partita del suo Parma. Vediamo i migliori e i peggiori del match.
Strepitoso Suzuki, bene Ekhator
Jeff Ekhator, 6,5 – Entra e come al solito porta un sacco di energia in attacco. Reduce da un’ottima pausa Nazionali, Ekhator si è dimostrato propositivo anche contro il Parma. Oltre al colpo di testa con cui è andato a un passo da sbloccare la partita, il classe 2006 si è procurato il rigore fischiato all’ultimo minuto.
Zion Suzuki, 7,5 – Non poteva che essere lui l’eroe di giornata. Suzuki si è superato in più occasioni. Al 28′, ha coperto bene il primo palo sul colpo di testa di Vitinha. Al 48′, doppia parata su Malinovskyi e Carboni. All’82’, un grande intervento sul colpo di testa violento di Ekhator e alla fine, come già accennato, il rigore parato a Cornet. In mezzo, tanti altri interventi.
I peggiori
Maxwel Cornet, 5 – Il suo gol avrebbe potuto cambiare la storia della partita e consegnare i primi tre punti del campionato al Genoa. Ma il tiro dal dischetto è uscito debole e quasi centrale, complice anche una rincorsa mal preparata per aprire il piattone sinistro. Sotto la lente anche il linguaggio del corpo. Quando Ekhator si è procurato il calcio di rigore non è andato a festeggiare l’occasione con i compagni, ma ha preso subito il pallone e si è involato verso il dischetto.
Abdoulaye Ndiaye, 4,5 – Lascia il Parma in dieci prendendo due cartellini gialli in cinque minuti allo scadere del primo tempo. Prima cerca di dribblare Mainovskyi e si fa rubare il pallone: a quel punto è costretto a immolarsi per spezzare la ripartenza. Poi commette fallo su Vitinha che lo aveva disorientato con una finta di corpo.