Juventus, contro il Genoa l'ultimo gol di un centravanti: 2 mesi fa
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Juventus, contro il Genoa l’ultimo gol di un centravanti: 2 mesi fa

Un’analisi impietosa svela la crisi offensiva della Juventus, iniziata dopo la gara con il Genoa. Cinquantasei giorni senza gol dagli attaccanti titolari, con David e Openda in difficoltà. L’assenza di Kolo Muani pesa.

Un’analisi approfondita rivela un periodo di profonda difficoltà per l’attacco della Juventus, un digiuno che ha preso il via dopo l’incontro con il Genoa. Le osservazioni emerse mettono in luce una preoccupante inconsistenza realizzativa che ha caratterizzato le punte bianconere per un periodo significativo, sollevando interrogativi sulla strategia offensiva e sulle scelte di mercato.

Il digiuno offensivo e la gara di Marassi

La Juventus si trova ad affrontare cinquantasei giorni senza che nessuna delle sue tre punte abbia trovato la via del gol in campionato. Questo periodo di astinenza ha avuto inizio proprio dalla gara vinta per 1-0 contro il Genoa, datata 31 agosto. L’ultimo attaccante a lasciare il segno è stato Vlahovic, subentrato in quella partita a Marassi. Se si considerassero solo i gol degli attaccanti scesi in campo dal primo minuto, il digiuno sarebbe ancora più prolungato: solo David è riuscito a segnare, nella prima giornata di Serie A contro il Parma, dopodiché il nulla. Chiunque abbia indossato la maglia da titolare è tornato negli spogliatoi a secco, evidenziando una penuria realizzativa che preoccupa l’ambiente bianconero.

Le difficoltà di David e Openda

Questa situazione è attribuita, in parte, alle continue rotazioni operate da Tudor, che non facilitano l’inserimento dei nuovi arrivati nei meccanismi offensivi. Tuttavia, la causa principale sembra risiedere nella poca risolutezza degli attaccanti. Openda, quando chiamato in causa, è apparso lento, prevedibile e sfiduciato. Dusan, invece, si è rivelato utile solo nei minuti finali delle partite, in momenti caotici in cui gli equilibri difensivi erano già saltati. David, inizialmente designato come titolare e con un buon avvio stagionale, ha poi subito esclusioni e “ripescaggi”, commettendo errori grossolani contro Villarreal e Milan. La gara con il Como ha confermato il trend negativo, con David che non ha calciato verso la porta avversaria nemmeno una volta. L’attaccante canadese sembra sprofondare in un pessimismo che da anni aleggia tra gli attaccanti della Juventus.

L’assenza di Kolo Muani: un fattore determinante?

In questo contesto di difficoltà, emerge la figura di Kolo Muani. Dopo le frizioni iniziali, il tecnico bianconero si era convinto ad affidargli le chiavi dell’attacco, in virtù di un ottimo finale di stagione che lo aveva visto protagonista con gol decisivi per la conquista del quarto posto. Il Mondiale per Club avrebbe dovuto essere il banco di prova per la nuova Juventus e per i dettami tattici di Tudor, e Kolo aveva dato risposte significative, mostrandosi utile nella costruzione della manovra. La domanda che molti si pongono è se i problemi attuali dell’attacco juventino non siano da ricondurre proprio al mancato arrivo del francese. La sua permanenza era una delle condizioni richieste dall’allenatore al momento della firma, un profilo evidentemente fondamentale per il suo 3-4-2-1. La Juventus, però, si è scontrata con il muro del PSG, e l’alternativa Openda è arrivata tardi e con rassegnazione. Il risultato è un reparto offensivo che appare come un “campo brullo”, privo di certezze e riferimenti, lasciando Tudor a cercare soluzioni che al momento non si intravedono.