Mario Balotelli alza la voce. L’attaccante, dopo aver lasciato il Genoa in seguito alla scadenza del suo contratto, ha svelato i retroscena della sua ultima esperienza in Liguria al podcast “Centrocampo”. Le sue parole, cariche di amarezza e delusione, dipingono un quadro di incomprensioni e presunte mancanze di rispetto. Balotelli punta il dito contro l’allenatore Patrick Vieira e la dirigenza del club, dando vita a un racconto che getta nuova luce su un rapporto professionale evidentemente logoro.
Il rapporto con mister Vieira
Balotelli ha ripercorso l’inizio del suo rapporto con Vieira, descrivendo un approccio iniziale che sembrava promettente: “Mi ha cercato, chiedendomi informazioni sulla squadra e sui giocatori,” ha affermato l’attaccante facendo intendere buone intenzioni. Tuttavia, la situazione si è presto trasformata in un utilizzo minimo in campo con apparizioni di soli due o quattro minuti. Di fronte alle richieste di chiarimento di Balotelli, Vieira avrebbe risposto di preferire “giocatori che corrono” e riconosciuto la titolarità di un attaccante come Pinamonti per il suo impegno difensivo. “Balo” ha espresso la convinzione che la motivazione fosse più personale che tattica, ipotizzando una “questione di antipatia”.
La società e l’esclusione dal gruppo
La narrazione di Balotelli prosegue con l’escalation del conflitto. Dopo aver tentato un confronto diretto, l’attaccante si è ritrovato “fuori gruppo e ad allenarsi da solo”. La società, secondo Balotelli, non avrebbe preso una posizione decisa, giustificando l’operato di Vieira con il mantenimento dei risultati. La spiegazione fornita dal club, ovvero che Vieira temesse la sua reazione a un impiego limitato, è stata definita da Balotelli una “falsità clamorosa”, ribadendo che il vero motivo fosse un’avversione personale del tecnico.
La difesa di Balotelli e l’impegno mantenuto
L’attaccante ha strenuamente difeso la propria condotta, smentendo di aver mai creato problemi all’interno dello spogliatoio. “Tutti mi vogliono bene e mi sono simpatici,” ha dichiarato, sottolineando l’ottimo rapporto con i compagni. Ha inoltre sostenuto che la sua presenza e il suo allenamento con la squadra avrebbero potuto “alzare il livello” complessivo. Balotelli ha ricordato l’impegno preso con il direttore sportivo Ottolini per approdare al Genoa e la sua decisione di rimanere fino alla fine, nonostante un “mezzo dubbio” di andarsene già a dicembre.
Accuse di protagonismo e delusione umana
Le riflessioni di Balotelli si sono fatte più amare nel finale, accusando Vieira di “problemi di protagonismo”. L’attaccante ha suggerito che il tecnico temesse un suo gol, che avrebbe poi richiesto un maggiore impiego, e che volesse essere “il salvatore del Genoa”. Balotelli ha espresso profonda delusione per la “mancanza di rispetto a livello umano” da parte del club, affermando di non aver mai ricevuto una scusa o una spiegazione valida. Ha concluso con un netto distacco: “Mi aspetto che non si facciano mai più sentire in vita loro.”