Il futuro dello stadio Luigi Ferraris è al centro di un acceso dibattito con importanti sviluppi che coinvolgono direttamente Genoa, Sampdoria e l’amministrazione comunale. La decisione presa dal Comune, guidato dalla sindaca Silvia Salis, apre nuovi scenari per il futuro dell’impianto di Marassi e per le strategie dei club.
Il Ferraris resta comunale: svolta nel futuro dello stadio
Il Comune di Genova ha deciso: lo stadio Luigi Ferraris non sarà venduto. L’impianto di Marassi rimarrà quindi patrimonio comunale, una scelta che impatta direttamente sui piani di Genoa e Sampdoria. Le due società, insieme a Cds, avevano manifestato l’interesse ad acquisire lo stadio tramite una newco, con un’offerta di 14,5 milioni di euro.
Genoa e Sampdoria: concessione più lunga per i lavori
Nonostante la mancata vendita, Genoa e Sampdoria non si arrendono all’idea di migliorare e modernizzare il Ferraris. Le tre società sono pronte a formulare una nuova proposta al Comune, puntando a un prolungamento della concessione. L’obiettivo è duplice: da un lato, realizzare i necessari lavori di restauro per adeguare lo stadio agli standard richiesti per ospitare Euro 2032. Dall’altro ammortizzare i costi degli interventi attraverso una gestione più duratura dell’impianto.