Una vita spesa tra due grandi amori, la medicina e il Genoa. Alberto Zangrillo, ex presidente del Grifone, ha raccontato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport i retroscena del suo allontanamento dalla società rossoblù, un addio segnato da un profondo senso di amarezza e da un rapporto mai decollato con l’amministratore delegato Andres Blazquez.
Un addio tra amarezza e gesti ostili
Il legame di Zangrillo con il Genoa non si è spezzato, ma la delusione per il trattamento ricevuto è tanta. L’ex presidente ha rivelato episodi che descrivono un clima di crescente ostilità nei suoi confronti, culminato con il divieto di acquistare l’abbonamento dello stadio, poiché considerato “persona non gradita”. Un gesto che Zangrillo ha aggirato comprando il titolo online, ma che evidenzia la distanza con la nuova dirigenza. “Quando vado al Ferraris i dipendenti del Genoa che incrocio abbassano lo sguardo per non farsi sorprendere a salutarmi”, ha confidato, descrivendo un ambiente teso. Ha inoltre raccontato di come, già membro del Cda, gli fosse stato revocato il pass per l’auto e assegnati biglietti nel settore ospiti, chiari segnali di un rapporto ormai logoro. Nonostante tutto, rivendica con orgoglio i suoi tre anni di presidenza, definiti “bellissimi”, in cui ha incarnato la figura del “presidente-tifoso, specie in via d’estinzione”.
La rottura insanabile con Blazquez
La frattura definitiva, secondo il racconto di Zangrillo, è avvenuta nella primavera del 2024. Un aumento di capitale, votato “per il bene del Genoa”, ha nascosto sviluppi inattesi di cui l’ex presidente è stato tenuto all’oscuro, facendolo sentire “tradito e disilluso”. La causa principale di questa rottura viene identificata senza mezzi termini: “Credo che la causa sia una profonda antipatia tra me e l’ad Andres Blazquez, oltre a una sfiducia reciproca”. Una dinamica di potere sbilanciata che Zangrillo accetta con realismo: “Però lui contava e io no, lo accetto”.
Uno sguardo al futuro: fiducia in De Rossi
Nonostante l’amarezza per il passato, Zangrillo guarda al futuro del Grifone con l’occhio del tifoso. Dopo aver espresso il suo apprezzamento per le doti umane di Alberto Gilardino, l’ex presidente ha manifestato il suo sostegno al nuovo tecnico, Daniele De Rossi. Secondo Zangrillo possiede “nel Dna le qualità migliori per gestire il Genoa”. La base di calciatori è considerata solida e l’ex presidente fa il tifo per il nuovo allenatore, convinto che possa rilanciare la squadra a patto di riuscire a “entrare nel cuore dei ragazzi ascoltando solo se stesso”.


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