Il cuore rossoblù torna a pulsare con rinnovato vigore al Centro Sportivo Signorini. Dopo una breve pausa, il Genoa ha ripreso gli allenamenti, proiettandosi con determinazione verso il prossimo appuntamento di campionato, una sfida cruciale che attende la squadra lunedì prossimo alle ore 20.45 allo stadio Sinigaglia. L’aria è carica di attesa, mentre il gruppo si ricompone gradualmente, accogliendo i primi rientri dagli impegni con le rispettive Nazionali.
Il ritorno al lavoro e i primi rientri
La ripresa delle attività ha visto i giocatori impegnati in un programma misto, volto a ritrovare il ritmo partita e affinare le strategie. Tra i primi a fare ritorno a Genova, dopo aver onorato la maglia della propria selezione, c’è stato Albert Grønbæk. Il centrocampista danese, pur essendo stato esentato dai lavori in palestra e sui campi al suo arrivo, è atteso per unirsi al gruppo a partire da domani, portando nuova linfa e opzioni al tecnico. L’entusiasmo è palpabile, con la consapevolezza che ogni elemento sarà fondamentale per affrontare al meglio le prossime sfide.
Attesa per i Nazionali e lavori differenziati
L’organico completo si ricomporrà progressivamente. Il resto dei Nazionali, impegnati in giro per il mondo, è previsto che si riunisca con il gruppo partendo da giovedì. Tra gli ultimi a rientrare in Italia ci saranno Valentin Carboni e il capitano Johan Vasquez. Carboni, in particolare, è stato convocato per la gara della squadra Argentina che giocherà in Ecuador, prolungando la sua assenza ma arricchendo il suo bagaglio di esperienze internazionali. Nel frattempo, il percorso di recupero prosegue per Otoa e Cornet, che continuano il loro iter differenziato, lavorando con impegno per tornare a disposizione della squadra.
La linea verde del Grifone
Un segnale positivo per il futuro del club arriva dall’aggregazione di alcuni giovani talenti della Primavera con la prima squadra. Questa scelta sottolinea la volontà di valorizzare il vivaio e di integrare le nuove generazioni nel contesto della massima serie, offrendo loro l’opportunità di crescere e confrontarsi con i professionisti. Un ponte tra il presente e il futuro, che rafforza l’identità del Grifone e la sua tradizione di lanciare giovani promesse.