In una recente intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, il tecnico del Genoa, Daniele De Rossi, ha condiviso le sue riflessioni sul rapporto con l’ambiente rossoblù, spaziando dalla percezione dei tifosi nei suoi confronti all’impegno della squadra, fino ai legami personali che si intrecciano con le sfide di campionato.
Il legame con la tifoseria e la responsabilità della squadra
De Rossi ha espresso grande soddisfazione per il modo in cui è stato accolto dalla tifoseria genoana, sottolineando come il rispetto e la stima abbiano prevalso sul ricordo del suo passato da avversario. “Ho avvertito da subito un grande rispetto nei miei confronti, la gente si è dimenticata di quanto fossi… ostico e ostile quando ero in campo”, ha affermato l’allenatore. Pur apprezzando profondamente l’affetto ricevuto, De Rossi mantiene un approccio professionale, chiarendo la sua posizione: “Oggi sto facendo questo per il Genoa, in un futuro magari avverrà per un’altra squadra”. Ha inoltre elogiato i suoi giocatori, riconoscendo il loro impegno totale non solo per lui, ma soprattutto per un “senso di responsabilità verso club e tifosi”.
Uno sguardo ai singoli e alla prossima sfida
L’allenatore ha dedicato parole di apprezzamento per Otoa, definendolo un “difensore moderno”, ma evidenziando l’importanza di un miglioramento nella comunicazione in italiano per integrarsi al meglio con i compagni. In vista della partita contro l’Inter, De Rossi ha parlato del suo rapporto con Cristian Chivu e Aleksandar Kolarov, quest’ultimo considerato “come un fratello”. Ha espresso felicità per i loro successi, con una battuta sulla sfida imminente a Marassi. L’allenatore ha anche svelato un piccolo retroscena: per evitare imbarazzi, non ha contattato i due amici durante la settimana, ma ha assicurato che li riabbraccerà con grande piacere direttamente sul campo.




