Alla vigilia della sfida contro l’Atalanta, il Genoa si prepara a un confronto che va oltre il campo. Per il tecnico degli orobici, Raffaele Palladino, si tratta di un ritorno speciale, come sottolineato in conferenza stampa, ma la sua squadra arriva a Marassi con l’obiettivo di conquistare una vittoria esterna che manca da tempo. L’ex attaccante ha giocato in rossoblù dal 2008 al gennaio del 2011 e dal gennaio 2017 al gennaio 2018 per un totale di 82 presenze e sette gol.
Le parole di Palladino
Il legame di Raffaele Palladino con il Genoa è ancora forte. Il tecnico ha rievocato il suo passato in rossoblù, ricordando compagni come Palacio, Thiago Motta e Milito, e l’allenatore Gasperini. “Grazie a loro sono arrivato a giocare in Nazionale“, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di quell’esperienza per la sua carriera e definendo la partita come “particolare”. Tuttavia, il sentimentalismo lascia spazio alla competizione: Palladino ha descritto il Genoa come una “squadra tosta con quantità e qualità“, affermando che la sua Atalanta dovrà scendere in campo con la stessa mentalità. La Dea dovrà però fare i conti con assenze importanti: non ci sarà Pasalic, rimasto vicino alla famiglia per un lutto, né Lookman. In compenso, rientra Sulemana, che si gioca una maglia con Daniel Maldini per sostituire l’attaccante nigeriano. Tra gli ex genoani ci sarà Gianluca Scamacca, che secondo il suo allenatore “sta facendo buone cose ma può ancora crescere“.
Atalanta a caccia di punti
L’allenatore nerazzurro non ha nascosto le ambizioni della sua squadra, definendo la trasferta di Genova una “prova di maturità” e un’occasione per interrompere la serie negativa lontano da Bergamo. “Da troppo tempo non vinciamo fuori casa e noi vogliamo conquistare i tre punti“, ha affermato Palladino, che si aspetta il “110% da tutti” i giocatori a disposizione. Nonostante le assenze, che potrebbero portare all’impiego di giovani dalla Primavera in caso di necessità, il tecnico ha diverse soluzioni tattiche in mente, inclusa la possibilità di schierare un regista basso a partita in corso. Per superare la difesa del Grifone, che Palladino si aspetta solida, servirà una prestazione di alto livello, una vera e propria “montagna da scalare“, come l’ha definita lo stesso allenatore.




