Vieira: “Genoa, stabilità e giovani per il futuro. Vorrei chiudere bene la stagione”

Il tecnico dei rossoblù ha analizzato la sfida di domani alle 18 contro il Bologna.

Alla vigilia dell’ultima partita di campionato, il tecnico del Genoa, Patrick Vieira, ha incontrato la stampa presso il centro sportivo ‘Gianluca Signorini’ di Pegli. Le sue parole, cariche di determinazione e visione per il futuro, hanno tracciato un quadro chiaro delle ambizioni del club rossoblù.

La sfida di Bologna secondo Vieira

Vieira ha sottolineato l’importanza di chiudere la stagione con una vittoria, nonostante la mancanza di obiettivi di classifica. ‘Vogliamo finire il campionato in una bella maniera, cerchiamo anche di creare una mentalità e una è impegnarsi fino all’ultima giornata, fa parte di questo. Contro l’Atalanta abbiamo impattato in maniera positiva e ora cerchiamo questa positività anche a Bologna giocando con intensità” ha dichiarato, evidenziando come la mentalità vincente debba essere coltivata fino all’ultimo minuto della stagione.

Giovani e stabilità

Il tecnico ha espresso il desiderio di mantenere il gruppo di giocatori attuale, pur riconoscendo le difficoltà di farlo. ‘Credo tantissimo alla stabilità, è importante trovare l’equilibrio giusto. Questi ragazzi hanno fatto bene perché i giocatori di esperienza hanno avuto un ruolo importante. Sarà importante lavorare con loro e dar loro tempo di crescere. E per crescere hanno bisogno di giocare e noi dobbiamo accettare che ogni tanto possono sbagliare” ha affermato, sottolineando l’importanza di un equilibrio tra giovani talenti e giocatori esperti per costruire una squadra competitiva.

Un esempio da seguire

Vieira ha elogiato il Bologna come modello di crescita e stabilità, un esempio da seguire per il Genoa: “La distanza fra loro e noi sono gli anni. Siamo ai primi passi del progetto di stabilità. Inizia dal nuovo presidente e dai dirigenti che abbiamo. Dobbiamo crescere ma noi siamo anni dietro al Bologna. Mi piace come hanno fatto crescere la squadra, sono giocatori che pensano prima al collettivo che all’individualità. Hanno preso dei calciatori per giocare in un modo chiaro. Sono una squadra cresciuta negli ultimi anni e bella da veder giocare. E’ un messaggio da mandare alla mia squadra: quando le idee sono chiare si può fare bene. Sono un esempio per noi per costruire una squadra di domani”.