Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Il tecnico avrebbe instaurato un rapporto speciale con la squadra, agendo come “psicologo e fratello maggiore” e liberando i giocatori dalla pressione con un principio fondamentale. Questa nuova alchimia ha già prodotto effetti concreti, con cinque punti raccolti nelle ultime tre uscite, che salgono a otto considerando anche la vittoria a Reggio Emilia nel periodo di transizione tecnica.
Quanti miglioramenti tra i singoli
Il cambiamento non è solo mentale, ma anche tattico. De Rossi ha modellato il Genoa con un 3-5-2 che sembra esaltare le caratteristiche della rosa. In questo sistema, sono emerse delle gerarchie precise: Martin è considerato un punto fermo sulla corsia di sinistra, così come Norton-Cuffy sulla destra. Le chiavi del centrocampo sono state affidate alla coppia formata da Frendrup e Malinovskyi, ma la vera mossa del tecnico è stata la valorizzazione di alcuni singoli. Morten Thorsby è diventato un “tuttocampista”, mentre in attacco Vitinha è stato rivitalizzato e indicato come il partner ideale per Colombo, creando una nuova sinergia nel reparto offensivo.
De Rossi ha rilanciato Colombo
Il recupero più importante da parte dell’ex tecnico giallorosso è sicuramente quello di Colombo. ll centravanti arrivava da un inizio di stagione fatto di errori e gol sbagliati, come quel rigore parato da De Gea che è stato una sliding doors. Si rifece subito dopo con il gol del vantaggio rossoblù e si è ripetuto anche sabato contro il Verona. I numeri parlano chiaro: con Vieira Colombo ha giocato otto partite senza mai andare in gol, con De Rossi è a quota due gol e un assist in tre partite.


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