La scomparsa di Sidio Corradi, figura iconica e bandiera del Genoa, ha lasciato un vuoto profondo nel cuore della comunità rossoblù. In questo contesto di commozione e ricordo, Claudio Onofri, un altro volto storico del club, ha condiviso un toccante tributo. Intervenuto su Telenord, Onofri ha offerto una prospettiva intima e personale sul legame che lo univa a Corradi, svelando l’impatto indelebile che il compianto campione ha avuto sulla sua comprensione dell’identità genoana.
Il ricordo di un’amicizia autentica
Le parole di Claudio Onofri hanno dipinto il ritratto di un uomo di rara grandezza, la cui essenza andava ben oltre il campo da gioco. Onofri ha descritto Corradi come un individuo di straordinaria umanità, la cui spontaneità e il cui carisma creavano legami immediati e duraturi. «La sua autenticità e il suo spirito affabile ci unirono fin dal primo incontro», ha affermato Onofri, sottolineando come queste qualità abbiano gettato le basi di un’amicizia profonda e sincera, nata dalla reciproca stima e da una naturale affinità.
L’eredità dello spirito genoano
Al centro del ricordo di Onofri vi è l’insegnamento più prezioso ricevuto da Sidio Corradi: la vera essenza dell’essere genoano. Onofri ha rivelato come Corradi non fosse solo un compagno di squadra o un amico, ma un vero e proprio mentore spirituale. «Mi ha guidato nella comprensione autentica dello spirito che anima i tifosi del Grifone», ha dichiarato Onofri, evidenziando come Corradi abbia saputo infondere in lui la profonda identità e i valori che contraddistinguono l’appartenenza al Genoa, un legame che trascende la semplice passione sportiva per diventare un modo di vivere.
Un affetto che resiste al tempo
Il tributo di Claudio Onofri si è concluso con una dichiarazione di affetto immutato, un sentimento che il tempo non ha scalfito.
