Il mondo del calcio genovese si stringe in un commosso addio a Sidio Corradi, scomparso il 23 agosto 2025 all’età di 80 anni. La notizia ha scosso profondamente ex compagni di squadra e amici, che hanno voluto condividere ricordi e aneddoti di un uomo che ha lasciato un segno indelebile, sia sul campo che nella vita di chi lo ha conosciuto. Le sue esequie si terranno il 26 agosto 2025 presso la Basilica di Nostra Signora Assunta di Carignano.
Un legame fraterno e la speranza di un ricongiungimento
Tra le voci più toccanti, quella di Antonio Bordon, suo compagno nella storica promozione in Serie A del 1972. Bordon ha descritto un legame fraterno, durato ben oltre la fine della carriera agonistica nel 1984. “Con Sidio il rapporto è sempre stato di profonda amicizia, ci sentivamo regolarmente per parlare del Genoa e dei nostri trascorsi,” ha rivelato Bordon, aggiungendo che negli ultimi anni, specialmente nell’ultimo, le chiamate erano diventate settimanali. “Mi diceva ‘non mollo, questa è la mia partita più difficile’, e io cercavo di infondergli coraggio.” Il silenzio degli ultimi due mesi aveva preannunciato il triste epilogo. Bordon ha espresso la speranza che Corradi possa ora ritrovare in cielo altri grandi del Genoa come Gigi Simoni, Spalazzi, Derlin e Franco Ferrari.
L’amore per il Grifone e la gioia della promozione
Anche Attilio Perotti, autore dell’assist per il gol che nel 1972 riportò il Grifone nella massima serie, ha ricordato Corradi con grande affetto. “Sidio era un amico sincero, un calciatore di talento e un innamorato del Genoa, viveva per quei colori,” ha affermato Perotti, pur riconoscendo di averlo visto soffrire negli ultimi tempi. Claudio Maselli, che ha condiviso sei anni di Genoa con Corradi e poi ha lavorato con lui nel settore giovanile dal 1987, ha sottolineato la sua natura gioviale. “Abbiamo condiviso momenti belli e difficili, ma l’amicizia ci ha sempre unito. Era una persona squisita, sempre pronta a scherzare e a tenere compagnia.”
Un’amicizia che affonda le radici nel tempo
La commozione ha rotto la voce di “Ramon” Turone, che ha semplicemente detto: “Ho perso un grande amico, non posso aggiungere altro.” Giorgio Garbarini ha ripercorso un’amicizia ancora più antica, risalente al 1963, quando si affrontarono nella finale del Torneo di Viareggio, lui con la Sampdoria e Corradi con le giovanili del Bologna. “Lo incontrai poi a Cesena e Varese, prima di ritrovarlo al Genoa. Era un tipo estroso, di grande cuore, una persona davvero simpatica,” ha raccontato Garbarini.