Anguissa e Hojlund trascinano Napoli: 2-1 al Maradona. Il Genoa resta ultimo
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Anguissa e Hojlund trascinano Napoli: 2-1 al Maradona. Il Genoa resta ultimo

Il Napoli vince 2-1 contro il Genoa al Maradona. Anguissa e Hojlund ribaltano il vantaggio di Ekhator, consolidando la vetta per gli azzurri

Allo stadio Maradona, il Napoli ha affrontato il Genoa in una partita cruciale per le ambizioni di entrambe le squadre. Il match ha visto i campioni d’Italia imporsi per 2-1, un risultato che consolida la loro posizione in vetta alla classifica di Serie A, a pari punti con la Roma a quota 15 punti, dopo sei giornate. Per il Genoa, invece, la sconfitta prolunga la serie negativa, lasciando la squadra all’ultimo posto, insieme al Pisa. L’uomo copertina della serata è stato senza dubbio Rasmus Hojlund, la cui prestazione si è rivelata determinante per la rimonta azzurra.

Il primo tempo

Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha optato per una gestione oculata delle energie, lasciando a riposo De Bruyne fin dal fischio d’inizio. I campioni d’Italia hanno mostrato subito le loro intenzioni offensive, creando una prima occasione significativa all’undicesimo minuto con Politano, il cui tentativo dall’interno dell’area di rigore è terminato però alto sopra la traversa. Nonostante la pressione iniziale dei padroni di casa, il Genoa ha dimostrato una notevole solidità e grinta, riuscendo a contenere le iniziative avversarie e a mantenere l’equilibrio del gioco. La formazione di Vieira ha saputo resistere agli assalti iniziali. La partita si è sviluppata su ritmi intensi, con entrambe le squadre che cercavano di prendere il controllo del centrocampo e di creare opportunità.

Il vantaggio del Genoa

La tenacia del Genoa è stata premiata al 34′, quando la squadra ospite è riuscita a sbloccare il risultato. L’azione è nata da un preciso passaggio di Norton-Cuffy che ha servito Ekhator in posizione favorevole. L’attaccante, da pochi passi dalla porta e di tacco, non ha lasciato scampo a Milinkovic-Savic, portando in vantaggio il Grifone e sorprendendo il pubblico del Maradona. Questo gol ha rappresentato un duro colpo per il Napoli, che ha faticato a reagire immediatamente. Le difficoltà degli azzurri sono state accentuate da un infortunio che ha costretto Lobotka a lasciare il campo prima dell’intervallo, con Gilmour chiamato a sostituirlo. La perdita di un elemento chiave a centrocampo ha ulteriormente complicato i piani di Conte, costringendolo a rivedere parte della sua strategia. Il Genoa, galvanizzato dal vantaggio, ha continuato a difendersi con ordine, cercando di sfruttare ogni occasione per ripartire e mettere in difficoltà la retroguardia azzurra. La prima frazione di gioco si è così conclusa con il Genoa inaspettatamente in vantaggio.

La rimonta azzurra e il sigillo di Hojlund

La ripresa ha visto il Napoli rientrare in campo con maggiore determinazione, ma anche con un altro cambio forzato: Politano ha dovuto abbandonare il terreno di gioco, sostituito da Neres. Gli azzurri hanno trovato il pareggio al 54′. Un’azione concitata ha visto il primo colpo di testa di Hojlund essere intercettato da Vasquez, ma sulla palla vagante è stato Anguissa a dimostrare maggiore prontezza, insaccando la rete dell’1-1. Dopo il gol il Napoli ha iniziato a spingere con maggiore insistenza. La pressione dei padroni di casa è cresciuta costantemente, culminando al 74′ con un potente tiro di Di Lorenzo che si è stampato sul palo, negando momentaneamente il sorpasso. Tuttavia, la rete del vantaggio era nell’aria e si è concretizzata appena un minuto dopo, al settantacinquesimo. McTominay ha calciato verso la porta, Leali ha respinto, ma sulla ribattuta si è avventato ancora una volta Rasmus Hojlund, che ha depositato il pallone in rete per il più facile dei gol, completando la rimonta.