La recente trasferta del Genoa contro il Torino si è conclusa con una sconfitta che ha acceso la miccia della contestazione tra i sostenitori rossoblù. Un coro unanime, “Meritiamo di più”, ha risuonato tra le fila dei tifosi, esprimendo un profondo malcontento che va oltre il semplice risultato del campo. L’attenzione si è subito focalizzata sulle scelte tecniche e sulla gestione della squadra, con il tecnico Vieira al centro di un acceso dibattito che ne mette in discussione la permanenza.
Le decisioni prese in panchina durante la partita sono state oggetto di un’analisi impietosa da parte della tifoseria. La scelta di lasciare Martin fuori dall’undici titolare, privando la fascia sinistra di una spinta offensiva ritenuta fondamentale, ha generato un’ondata di critiche. Allo stesso modo, le sostituzioni di Onana e Cornet, rimpiazzati da Thorsby e Malinovskyi, non hanno convinto, alimentando il sospetto che le mosse tattiche non fossero all’altezza delle aspettative. Questo clima di insoddisfazione si estende anche al direttore sportivo Ottolini, la cui campagna acquisti è stata giudicata insufficiente a rinforzare adeguatamente la rosa, lasciando la squadra vulnerabile in momenti cruciali della stagione. La sensazione diffusa è che il potenziale della squadra non venga pienamente espresso, e che le responsabilità ricadano su chi ha il compito di guidare e costruire il progetto tecnico.
L’hashtag #Vieiraout è diventato un grido di battaglia sui social, con i tifosi che invocano a gran voce un nuovo corso. I nomi di Palladino e Ballardini circolano con insistenza come possibili successori, incarnando la speranza di un rilancio e di una guida capace di interpretare al meglio le ambizioni del club e della sua appassionata gente.


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