Durante un intervento a RadioFirenzeViola, l’ex attaccante Francesco Baiano ha analizzato il momento di Albert Gudmundsson alla Fiorentina, utilizzando il suo passato al Genoa come metro di paragone per descrivere il potenziale ancora inespresso del giocatore in maglia viola.
Il rendimento al Genoa come punto di riferimento
Secondo Baiano le qualità del fantasista islandese non sono in discussione, ma il suo rendimento a Firenze non ha ancora raggiunto i livelli mostrati con la maglia del Grifone. L’ex attaccante, che ha vestito la maglia viola tra il 1992 e il 1997, ha sottolineato che un giocatore di talento come Gudmundsson non dovrebbe dipendere da un partner d’attacco specifico per esprimersi al meglio, ma deve essere lasciato libero di spaziare sul fronte offensivo. “Chi sa giocare a calcio gioca bene con tutti”, ha affermato Baiano, respingendo l’idea che la sua efficacia dipenda dalla presenza di Piccoli. La sua analisi si è conclusa con un auspicio che è anche un chiaro riferimento alla brillante esperienza del giocatore in Liguria: “Io mi aspetto faccia 30 partite come il Gud di Genoa, perché a Firenze ancora non si è visto”. Queste parole evidenziano come le prestazioni di Gudmundsson con il Genoa siano ancora considerate il punto più alto della sua carriera e un modello a cui aspirare.




