Marco Colla, volto noto per i tifosi del Genoa grazie alla sua partecipazione vincente a Telemike nel 1990, non è solo un campione di quiz televisivi, ma un vero e proprio archivio storico del Grifone. Intervistato da PianetaGenoa1893.net, Colla ha ripercorso i suoi ricordi legati al quiz, ma ha anche espresso il suo parere sul Genoa attuale, tra mercato e ambizioni future. Le sue parole, intrise di passione e competenza, offrono uno spaccato interessante sul passato, presente e futuro del club rossoblù.
Dalla memoria storica al trionfo televisivo
Marco Colla ha svelato come la sua preparazione per Telemike fosse basata sulla memoria visiva: «Ricordo perfettamente ogni partita giocata dal Genoa dal 1953 al 1990: in queste partite ero presente e le ho viste tutte. Pensa che mi ricordo ancora adesso l’esito e le azioni da gol». Un aneddoto particolare riguarda una domanda sulle partite natalizie del Genoa: «Mi fu posta la domanda su un Monza-Genoa: la domanda che mi fu posta era “risultato” e “marcatori”. Finì 1 a 1 con gol di Bolzoni per il Genoa e Prato per il Monza». Colla ha poi aggiunto un dettaglio personale: «Bolzoni, che saluto poiché è un mio caro amico, lavorava come impiegato alla Banca Popolare di Novara, lo incontrai e mi ha chiesto come aveva segnato».
Il Genoa di oggi e le ambizioni future
Colla ha espresso un giudizio positivo sul campionato del Genoa, sottolineando l’importanza della difesa e del lavoro di Vieira: «Il Genoa ha fatto un signor campionato grazie a Vieira e soprattutto merito alla difesa, curata nei minimi particolari. La difesa ha salvato tante partite e portato a casa diversi punti». L’esperto tifoso ha poi ipotizzato un futuro ancora più roseo per il Grifone: «Se fossero rimasti Albert e Retegui dove avrebbe potuto posizionarsi il Genoa? Io credo che sarebbe stato un Genoa da Europa».
Il calcio che cambia e il fascino del passato
Colla ha espresso il suo pensiero sul calcio moderno, evidenziando i cambiamenti rispetto al passato: «È cambiato molto, in misura esponenziale, il calcio di vent’anni fa era un altro sport, le regole sono le stesse, è così». Ha poi aggiunto una riflessione sul futuro: «La tendenza tra dieci anni sarà ancora diversa, non escludo di vedere ad esempio partite del campionato italiano negli Usa o in Arabia. Queste nazioni ormai si sono fatte sotto, vedi ad esempio il mondiale fatto in un format inutile e dove il dio denaro fa tutto da padrone».