Genoa: rimonta vincente 3-2 sul Mantova in Val di Fassa

Genoa, archiviata l’inchiesta sul cambio di proprietà. Nessuna irregolarità riscontrata

La Procura di Genova ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sul cambio di proprietà del Genoa e l’aumento di capitale, non riscontrando irregolarità. Un passo importante per la stabilità del club rossoblù.

Sospiro di sollievo in casa Genoa. I rossoblù hanno visto dissiparsi le nubi che si erano addensate sul suo recente cambio di proprietà. Una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso molti, ma che ora trova una direzione chiara, portando maggiore serenità e stabilità al futuro del club rossoblù.

La vicenda e le conclusioni

Al centro dell’attenzione vi era l’operazione che ha portato l’imprenditore romeno Dan Sucu a diventare socio di maggioranza, attraverso un aumento di capitale da 40 milioni di euro. L’indagine, avviata dalla Procura di Genova, era scaturita da una denuncia presentata da Acm. La società legata al gruppo A-Cap vantava crediti significativi nei confronti del 777 Group, precedente proprietario del Genoa dal settembre 2021. Acm aveva sollevato dubbi, sostenendo di essere stata esclusa ingiustamente dall’aumento di capitale e rivendicando un presunto diritto di opzione.

Le conclusioni

La Procura, sotto il coordinamento del pubblico ministero Alberto Landolfi, ha esaminato attentamente i fatti e ha concluso che non vi è stata alcuna irregolarità. Secondo la ricostruzione gli esponenti di A-Cap, in particolare Paul Mann, sono stati informati tempestivamente della decisione dell’azionista di procedere con urgenza all’aumento di capitale. Anzi, durante alcune videochiamate avvenute il 21 novembre e il 3 dicembre, A-Cap avrebbe espresso chiaramente la propria contrarietà all’operazione, dimostrando piena consapevolezza. Di conseguenza, le accuse inizialmente mosse all’amministratore delegato Andrés Blazquez, assistito dagli avvocati Cesare Manzitti e Fabio Fossati, sono state ritenute infondate e hanno portato alla richiesta di archiviazione dell’indagine per truffa. Nonostante questa decisione della Procura, la società americana Acm conserva la possibilità di presentare opposizione e può riaprire la questione in sede giudiziaria.