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Sogliano e la questione italiani in Serie A: “Guardate il Genoa…”

Sean Sogliano, direttore sportivo dell’Hellas Verona, ha acceso il dibattito sulla scarsa presenza di italiani in Serie A, citando il Genoa tra gli esempi. Un’analisi sui costi e l’appello per nuove regole.

Il dibattito sulla scarsa presenza di giocatori italiani nei massimi campionati nazionali si riaccende, alimentato dalle recenti dichiarazioni di Sean Sogliano, direttore sportivo dell’Hellas Verona. Durante una conferenza stampa, Sogliano ha sollevato un interrogativo che risuona in molte piazze calcistiche, inclusa quella del Genoa: è possibile per le squadre di Serie A puntare sui talenti del Belpaese senza affrontare costi proibitivi? Le sue parole hanno messo in luce una problematica sistemica, che va oltre le singole realtà e chiama in causa l’intera struttura del calcio italiano.

Il dilemma dei costi e la ricerca di talenti nazionali

Sogliano ha espresso chiaramente il desiderio di valorizzare i calciatori italiani, una volontà che, a suo dire, è condivisa da molti addetti ai lavori. Tuttavia, la realtà economica del mercato spesso si scontra con questa ambizione. “Non è che non ci pensiamo, anzi,” ha affermato il dirigente, sottolineando la difficoltà di individuare profili italiani accessibili e già pronti per la Serie A. Il rischio di investire su giocatori senza esperienza nel massimo campionato è elevato, e le alternative di qualità spesso comportano esborsi significativi, rendendo le operazioni complesse per club con budget limitati.

L’appello per un intervento regolamentare

La riflessione di Sogliano si è spinta oltre, invocando un intervento “dall’alto” per modificare l’attuale scenario. L’idea di introdurre una regola che imponga un numero minimo di giocatori italiani in campo o in rosa, ad esempio cinque, è stata proposta come soluzione per invertire la tendenza. “Se chi è nella stanza dei bottoni decidesse di mettere cinque giocatori italiani obbligatori, allora le cose cambierebbero radicalmente,” ha spiegato, evidenziando come una normativa specifica potrebbe riequilibrare il mercato e incentivare la valorizzazione dei talenti nazionali.

Il Genoa e le altre squadre: un quadro comune

Nel suo ragionamento, Sogliano ha citato diverse squadre per illustrare la diffusione del fenomeno. “Se si osservano le altre formazioni, in molti casi si trovano solo due o tre italiani. Se guardate le altre squadre, chi ne ha magari in alcuni casi ne ha 2 o 3, guardate Genoa e Udinese. Anche io amo l’Italia e sono italiano e vorrei prendere italiani”.