Il 26 ottobre, la Serie A ha offerto un confronto vibrante a Firenze tra Fiorentina e Bologna, conclusosi con un pareggio rocambolesco per 2-2. Un risultato che, al di là delle dinamiche di campo, ha ripercussioni dirette sulla parte bassa della classifica, in particolare per il Genoa. Mentre la Fiorentina ha agguantato un punto insperato grazie a una rimonta nel finale, il Bologna ha visto sfumare un vantaggio di due reti. Questo esito spinge il Bologna a quota 4 punti, lasciando il Genoa solitario all’ultimo posto con soli 3 punti. La drammatica conclusione della partita di Firenze, pur non coinvolgendo direttamente il Grifone, intensifica la pressione sulla squadra ligure, sottolineando l’urgenza di una reazione per invertire la tendenza in un campionato sempre più combattuto.
Le formazioni
L’incontro del 26 ottobre ha visto i due tecnici, Pioli per il Bologna e Italiano per la Fiorentina, schierare le proprie formazioni con precise strategie. Il Bologna di Pioli ha optato per un assetto offensivo, con Gudmundsson e Kean a guidare l’attacco, supportati a centrocampo dalla presenza di Fagioli, una scelta che mirava a garantire dinamismo e qualità nella zona nevralgica del campo. Sul fronte opposto, la Fiorentina di Italiano ha risposto con Lucumì e Heggem a comporre la linea difensiva, mentre a centrocampo Fabbian ha preso il posto dell’indisponibile Odgaard. In avanti, la conferma di Castro ha sottolineato la fiducia del tecnico viola nelle sue capacità realizzative. Fin dalle prime battute, è stato il Bologna a mostrare maggiore audacia e iniziativa, cercando di imporre il proprio gioco e di mettere sotto pressione la retroguardia avversaria, un approccio che avrebbe presto dato i suoi frutti.
Avanti gli ospiti
La maggiore intraprendenza del Bologna si è concretizzata al 25′ del primo tempo, quando Castro ha sbloccato il risultato con una conclusione straordinaria. L’attaccante rossoblù, con una mezza girata fulminea, ha sorpreso il portiere De Gea, portando il Bologna in vantaggio per 0-1 e capitalizzando l’approccio più coraggioso della sua squadra. La Fiorentina, dal canto suo, ha faticato a trovare la giusta grinta e reattività, mostrando una certa difficoltà nel costruire azioni pericolose. I tentativi della squadra di Italiano si sono concentrati principalmente sulle ripartenze in contropiede, cercando di sfruttare la velocità dei propri esterni. Nonostante la poca incisività generale, la Fiorentina ha avuto un’occasione significativa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Ranieri che ha sfiorato la rete, un episodio che ha evidenziato come, nonostante le difficoltà, la squadra viola fosse comunque in grado di creare pericoli, seppur in maniera sporadica e meno organizzata rispetto agli avversari.
Rimonta viola
Il secondo tempo ha visto il Bologna consolidare il proprio vantaggio al 52′, quando Cambiaghi ha raddoppiato, portando il punteggio sul 0-2 e mettendo la Fiorentina in una situazione di estrema difficoltà. La squadra viola sembrava destinata alla sconfitta, ma ha trovato la forza di reagire in maniera inaspettata. La svolta è arrivata nel finale di partita, con due calci di rigore che hanno completamente ribaltato le sorti dell’incontro. Il primo penalty è stato trasformato da Gudmundsson al 74′, accorciando le distanze e riaccendendo le speranze della Fiorentina. Il culmine della rimonta si è avuto al 94′, in pieno recupero, quando Kean ha realizzato il secondo rigore, fissando il risultato sul definitivo 2-2 e regalando un punto insperato alla squadra di casa. Nonostante la gioia per il pareggio, la Fiorentina ha avuto anche l’ultima, clamorosa occasione per la vittoria con Dodò, che però non è riuscito a concretizzare, lasciando ai viola il rammarico di aver lasciato per strada una grande opportunità di conquistare l’intera posta in palio, pur avendo compiuto una rimonta eroica.




