Genoa Primavera, il tecnico Sbravati: "Un ko che è una lezione"
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Genoa Primavera, il tecnico Sbravati: “Un ko che è una lezione”

Il tecnico del Genoa Primavera, Jacopo Sbravati, analizza la sconfitta contro il Sassuolo: tante occasioni mancate, una lezione sull’equilibrio e le note positive dai giovani esordienti.

Dopo la prima sconfitta casalinga in campionato subita contro il Sassuolo, il tecnico del Genoa Primavera, Jacopo Sbravati, ha offerto una lucida analisi della partita. In un’intervista l’allenatore ha esaminato una prestazione dai due volti, sottolineando le numerose occasioni mancate e traendo importanti indicazioni per il futuro dei suoi ragazzi, anche in una giornata negativa.

Una partita a due facce

L’analisi di Sbravati parte da una netta distinzione tra i due tempi di gioco. Il primo tempo è stato descritto come bloccato, con un leggero predominio del Sassuolo, capace di trovare il vantaggio alla prima vera incursione in area, mentre il Genoa peccava di imprecisione nelle poche opportunità create. La ripresa, invece, ha mostrato un Grifone completamente diverso, capace di produrre un volume di gioco offensivo imponente. “Così tante occasioni non le avevamo create nemmeno nelle ultime tre partite”, ha sottolineato il tecnico, evidenziando la creazione di “sette palle gol in un quarto d’ora”. Tuttavia, la reazione non si è concretizzata nel punteggio a causa di due rigori sbagliati e un’altra clamorosa chance fallita a pochi passi dalla porta. La frustrazione per le occasioni mancate è stata acuita dal terzo gol subito, che ha di fatto chiuso la partita.

La lezione più importante: tenere le partite aperte

Al di là del risultato, il punto su cui Sbravati si è soffermato maggiormente è la gestione della partita nei momenti di difficoltà. Il tecnico ha rimproverato alla squadra la “leggerezza” con cui ha concesso il terzo e il quarto gol, perdendo l’equilibrio nel tentativo di recuperare. Per una squadra che ambisce a preparare i giocatori al “calcio dei grandi”, questo è un aspetto fondamentale. “Visto che vogliamo crescere e siamo vicini al calcio dei grandi, questo aspetto va curato: tenere le partite aperte. Magari la perdi, ma non 4-1”, ha spiegato l’allenatore. La pesante sconfitta, arrivata dopo che la difesa aveva subito solo tre reti nelle precedenti cinque gare casalinghe, viene archiviata come una “giornata strana”, un episodio da cui però trarre insegnamenti preziosi sulla mentalità e sulla gestione delle energie.

Le note positive in una giornata amara

Nonostante l’amarezza per il risultato, l’allenatore del Genoa Primavera ha voluto evidenziare anche gli spunti positivi emersi dalla sfida. Le numerose assenze non sono state cercate come alibi, ma hanno offerto un’opportunità a chi ha avuto meno spazio. In questo contesto, sono arrivate le note liete da giocatori come Ndulue e Galvano, all’esordio o alla prima da titolare, e soprattutto da Carbone, elogiato per l’impatto e l’atteggiamento. Quest’ultimo si è adattato in un ruolo non suo, quello di quinto a tutta fascia, dimostrando generosità e spirito di sacrificio, un’esperienza che secondo Sbravati potrà essergli molto utile in futuro. Un altro segnale importante è arrivato dalla tribuna, con la presenza di De Rossi, Rat e Diego Lopez a testimoniare la vicinanza della prima squadra. “Ci ha fatto molto piacere, li ringrazio per la presenza. È un bel segnale per tutti ed è importante per noi”, ha concluso Sbravati, dispiaciuto solo di non aver mostrato la versione migliore della sua squadra.