Vitinha: “Sono un numero nove. Quest’anno vedrete il vero Vitor”

Vitinha, attaccante del Genoa, si racconta dal ritiro di Moena: serenità personale, ambizioni per la stagione, preferenza per il ruolo di centravanti e l’importanza del gruppo e del pubblico. Pronto a dare il massimo per la squadra.

Dal ritiro di Moena, l’attaccante del Genoa, Vitinha, ha offerto uno spaccato della sua condizione attuale e delle sue ambizioni per la stagione imminente. Le sue parole, cariche di determinazione e serenità, delineano il profilo di un giocatore pronto a lasciare il segno, dopo un periodo di adattamento e un infortunio che ne ha condizionato la scorsa annata. Il portoghese ha parlato a cuore aperto, toccando temi che vanno dalla sua posizione in campo alla coesione del gruppo, fino all’importanza del supporto dei tifosi.

La ritrovata serenità di Vitinha

Vitinha ha sottolineato come la ritrovata serenità personale, legata anche alla padronanza della lingua italiana e alla presenza della sua compagna, stia contribuendo a un approccio più calmo e concentrato. “Mi sento più sereno e questo si riflette sul campo,” avrebbe dichiarato, evidenziando un benessere che va oltre il rettangolo verde. L’attaccante ha espresso il desiderio di riscattare una stagione precedente condizionata da un infortunio, puntando a un contributo significativo. “Voglio dare il massimo ogni volta che sarò chiamato in causa,” ha affermato con determinazione, proiettandosi verso un’annata da protagonista.

Ruolo in campo e forza del gruppo

Il portoghese ha ribadito la sua preferenza per il ruolo di punta centrale, pur mostrandosi flessibile per le esigenze tattiche. “La mia natura è quella del numero nove, ma sono a disposizione per ogni necessità della squadra,” ha spiegato, dimostrando spirito di sacrificio. Ha elogiato la coesione del gruppo, considerandola la base per ogni successo. “Un ambiente unito è fondamentale per costruire una squadra di qualità,” ha commentato, evidenziando l’importanza del lavoro congiunto e la convinzione che, con qualche innesto dal mercato, il Genoa possa presentarsi ai nastri di partenza con un organico solido e ambizioso.

La guida di Vieira e il ruolo di Vitinha

L’importanza del tecnico Vieira è stata sottolineata, riconoscendo la sua profonda conoscenza del gruppo. “Il mister ci conosce a fondo, sa come farci rendere al meglio,” ha dichiarato, sottolineando la continuità del lavoro iniziato nei mesi precedenti. Vitinha si è detto pronto ad assumere un ruolo di guida, specialmente per i più giovani. “Il mio obiettivo è contribuire al bene comune, aiutando tutti a crescere,” ha affermato, pur minimizzando l’importanza della fascia da capitano indossata in un’amichevole, ribadendo il suo focus sul collettivo.

Fiducia e ambizione, con l’aiuto del pubblico

Le recenti prestazioni, inclusa una rete significativa contro il Milan e un gol da centravanti nell’ultima partita, hanno rafforzato la sua autostima. “Segnare in ruoli chiave mi ha dato grande fiducia,” ha rivelato, interpretando il gol come un segnale della visione del mister sul suo ruolo. Ha espresso una visione equilibrata tra umiltà e ambizione. “Si può essere umili e allo stesso tempo puntare a migliorarsi costantemente,” ha chiosato, estendendo il concetto all’intera squadra. L’impatto del pubblico di casa è stato descritto come un fattore determinante. “Giocare davanti a trentamila tifosi ti dà un’energia incredibile, spingendoti oltre i limiti,” ha concluso, riconoscendo la spinta emotiva che il Ferraris sa offrire.